ARTE/ORTO: quattro passi al Giardino Botanico di Brera

MILANO

Orto Botanico di Brera ―  Università degli Studi di Milano

Via Brera, 28 / via privata F.lli Gabba, 10

ZONA BRERA

 

Nel dubbio, ritagliarsi del tempo per fare quattro passi nel Giardino Botanico di Brera è sempre un’ottima scelta.

 

Il percorso Arte/Orto è il frutto della collaborazione tra la Pinacoteca di Brera e Aboca, azienda specializzata in fitoterapia e nasce dalla volontà di proporre un viaggio inaspettato lungo i sentieri del giardino storico per riscoprire il complesso legame intimo tra uomo e natura valorizzando le sinergie tra il mondo della botanica - dalle piante ornamentali autoctone alle erbe medicinali - e quello dell’arte.

 

Grazie al percorso Arte/Orto possiamo infatti scoprire quante delle piante fisicamente presenti nel giardino siano state d'ispirazione per i grandi artisti, come la Marruca, rappresentata nella Pietà del Bellini, o la rosa che Bernardino Luini raffigurò accanto alla sua Madonna col Bambino o ancora l’oleandro di Raffaello Sanzio nello Sposalizio della Vergine.

 

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L'Orto Botanico di Brera, chiamato anche Hortus Botanicus Braidensis, si trova all'interno del comprensorio di Palazzo Brera, dove è ospitata l'omonima Accademia di Belle Arti. Fortemente voluto nel 1774 dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria, l'hortus conserva circa 300 specie diverse nei suoi 5000 mq.

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L'Orto Botanico di Brera è nato come Hortus Œcomomicus con una particolare vocazione didattica: a causa della morfologia del territorio, fortemente in ombra per via della presenza di piante ad alto fusto, dell'altezza delle mura perimetrali e degli edifici circostanti, non era inizialmente un habitat adatto alla piantumazione di piante rare o esotiche. 

Compito del responsabile dell'orto era anche insegnare botanica agli allievi del Ginnasio di Brera e privilegiare la coltivazione di piante officinali che avrebbero potuto essere impiegate nella vicina "Spezieria".

L'Orto venne quindi organizzato secondo il modello viennese del Collegium Theresianum, suddividendo lo spazio in tre macroaree: una zona dedicata alle aiuole per la coltivazione di piante seguendo la classificazione di Linneo, un'area ad arboreto e infine una parte adibita a serre e vasche, progettate dal Piermarini (per intenderci, l'architetto del Teatro alla Scala e di Palazzo Begiojoso).

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Con l'avvento della dominazione francese l'Orto cambiò parzialmente destinazione: la funzione didattica venne mantenuta, ma allo stesso tempo si introdussero esemplari di piante rare ed esotiche, con lo scopo di aprire l'hortus alla città e renderlo un luogo di ritrovo piacevole ai milanesi.

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Dopo anni di sostanziale abbandono, l'area è stata recentemente recuperata e riqualificata e, nel 2001, riaperta al pubblico.

Attualmente l’Orto Botanico di Brera è un Museo universitario visitabile gratuitamente, con lo scopo di diffondere il sapere e salvaguardare l'eredità storica ed ecologica del luogo, promuovendone la biodiversità.

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I veri simboli dell'Orto sono i due esemplari (maschio e femmina) di Ginko biloba, presenti da più di due secoli e mezzo, un tiglio alto 40 metri e un noce del Caucaso. Di particolare interesse è anche la collezione di esemplari appartenenti al genere Salvia, una selezione di bulbose in collaborazione con il Centro internazionale dei bulbi da fiore di Hillegom, oltre alle numerose varietà di Ortensie e di piante officinali, e non dimentichiamo... il curiosissimo Albero Parasole della Cina (Firmiana Platanifolia)!

 


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CREDITS:

Articolo a cura di Vittoria Poletti

Immagini: Vittoria Poletti per ©TheGoldfish. Riproduzione riservata.

 

LINK:

Per saperne di più potete visitare il sito:

📎 http://www.ortobotanicoitalia.it/lombardia/brera/