URBI ET ORBI: un breve viaggio tra topologia e semantica nei territori della mente.

 

«La mappa non è il territorio.»

— Alfred Korzybski è stato un ingegnere, filosofo e matematico polacco. Viene ricordato principalmente per aver sviluppato la teoria della "General Semantics"e per il suo contributo allo sviluppo della PNL, la programmazione neurolinguistica.

 

"La mappa non è il territorio."

 

Questa affermazione, conosciuta come "la metafora di Korzybski", fu fatta dall'omonimo padre della semantica generale, il filosofo e matematico polacco Alfred Korzybski, in occasione di un convegno della American Mathematical Society a New Orleans nel 1931.

Ma che significa?

 

Ogni descrizione della realtà che facciamo attraverso un nostro linguaggio costituisce una mappa, ma la realtà, il mondo, è una dimensione "altra" e al di là rispetto a questo universo del discorso e resta, pertanto, indicibile.

 

Quello che Korzybski ci dice, in sostanza, è che non è possibile catturare la realtà e "imbrigliarla" in un sistema di pensiero. 

 

"Ceci n'est pas une Pipe", come direbbe Magritte: l' "Inganno delle immagini" consiste infatti nella persistente tendenza dell'uomo ad avere la necessità e la consuetudine di reificare i propri pensieri, le proprie esperienze e i propri costrutti mentali in immagini, in evidenze concrete, commettendo quindi l'inevitabile errore di scambiare paradossalmente il concetto per la cosa (e quindi, per dirla alla Korzybski, la mappa per il territorio). 

 

Non so voi, ma a me questo paradosso stamattina ha fatto scattare qualcosa dentro, come un click, un piccolo risveglio.

E la mente è volata subito altrove, nel "trip" degli ampi spazi del pensiero.

A volte è come spalancare una finestra e guardare fuori.

Percepirsi piccoli e infinitesimi di fronte alla bellezza e alla complessità del mondo, come osservare un panorama dall'alto.

 

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FONTI:

Articolo a cura di Vittoria Poletti.

Immagini: Vittoria Poletti per ©TheGoldfish. Riproduzione riservata.