IL MERCANTE DEI QUADRI PERDUTI: la presenza dell'assenza

«Facciamo tesoro delle parole di Goethe» 

dissi con un sorrisetto poco convinto.

«"Se si fissa intensamente un colore che ci viene sottratto,

lo spettro di un altro colore appare dinanzi ai nostri occhi, creato dalla mente.

La presenza o l'assenza di un oggetto è irrilevante"» .

— da " Il mercante dei quadri perduti", Max Berenson a suo padre, pag 118

 

La presenza o l'assenza è invece rilevante per Max Berenzon se l'oggetto (anzi, gli oggetti) in questione sono i quadri della galleria di famiglia, acquisiti, rimirati, salmodiati al punto di conoscerli a memoria e conservati con cura dal padre, noto collezionista e mercante d'arte di origine ebraica.

Ma purtroppo, quando Max e il padre tornano a Parigi nell'agosto del 1944, al 21 di Rue de la Boétie trovano solo il loro palazzo sventrato dall'occupazione dei soldati e il vuoto assordante dei quadri saccheggiati, ridotti a un segno della loro cornice sulla parete nuda.

 

Ed è qui che hanno inizio le avventure del giovane Berenzon, che si dedicherà anima e corpo alla ricerca della straordinaria collezione di famiglia, cercando di ricomporre i tasselli mancanti di un altro vuoto, quello affettivo, di un amore non corrisposto per l'enigmatica assistente di suo padre, Rose Clément.

Grazie agli indizi di Rose passato, presente , personaggi ed eventi storici si susseguono a un ritmo incalzante e vorticoso lungo le pagine del romanzo dove, come se fosse una caccia al tesoro contro il tempo, il protagonista segue le labili tracce per rincorrere Les Amandes di Manet,  il quadro-cardine della collezione del padre, che diventa simbolo stesso dei ricordi dell'infanzia, di un passato ormai lontano e di un oscuro segreto di famiglia.

 

Un romanzo che non lascia nulla di intentato al caso e tratteggia con minuzia gli anni della Guerra, le follie naziste e il dramma della Shoah.

Interessantissima l'appendice del libro, dove un commento dell'autrice Sara Houghteling approfondisce le fonti dei luoghi presenti nel suo romanzo, dei quadri e dei personaggi realmente esistiti, facendo luce sul Sacco Nazista, la cosiddetta Arte Degenerata ( entartete Kunst ) e le rotte improbabili che hanno seguito alcune opere d'arte superstiti nel corso della Storia.

 

Ad oggi nessun grande museo è tenuto a dover giustificare le fonti della propria collezione, ma se durante una mostra vi imbattete in una piccola targhetta con scritto MNR, beh, quello è un quadro perduto e ritrovato (e mai ri-attribuito al legittimo proprietario).

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📚 Sara Houghteling - Il mercante dei quadri perduti

Edizione: Neri Pozza Editore, 2008

288 pagine, copertina flessibile

ISBN-13‏: ‎978-8854502444

Dimensioni‏:‎ 13,5 x 2,5 x 21 cm

Peso: 362 g

Prezzo in libreria: 16,00 €


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CREDITS:

Articolo a cura di Vittoria Poletti.

Copertina: Vittoria Poletti per ©TheGoldfish. Riproduzione riservata.