OBLIQUE STRATEGIES: cento dilemmi utili per superare il blocco creativo

 

«Onora il tuo errore come un' intenzione nascosta»

— una delle Oblique Strategies, la mia preferita.

Spesso, quando ci troviamo a dover affrontare un nuovo progetto creativo, può capitare di sperimentare dei momenti di impasse: ci ritroviamo immobili di fronte ad un foglio bianco o allo schermo, senza idee, nessuna ispirazione e una sensazione di blocco e disagio, come se ci fossimo incagliati in una situazione scomoda. Insomma, andiamo in tilt.

 

Proprio per ovviare all’horror vacui creativo nel 1975 il musicista Brian Eno e l’ artista britannico Peter Schmidt hanno creato “Obliques Strategies” (titolo originale Oblique Strategies, Over One Hundred Worthwhile Dilemmas - letteralmente Strategie Oblique, oltre cento dilemmi utili), un mazzo di carte a prima vista molto simile agli Imprevisti e alle Probabilità del Monopoli contenente suggerimenti, aforismi e talvolta provocazioni che, “pungolando” la nostra mente, cercano di attivare nuove connessioni spronandoci a ragionare con il pensiero laterale, sovvertendo la logica lineare di ciò che ci è conosciuto, così da trovare strade alternative per risolvere il nostro cortocircuito creativo.

 

La storia è singolare: i due si conoscevano dagli anni Sessanta. Nel 1970 Schmidt (artista, pittore, insegnante e pioniere della multimedialità) presentò “The Thoughts Behind the Thoughts" (letteralmente I pensieri dietro i pensieri), una scatola che conteneva 55 frasi tipografiche sovrapposte a delle stampe artistiche di risulta che si erano col tempo accumulate nello studio dell'artista.

La scatola aveva un coperchio removibile e frontale in perspex trasparente ed era divisa in due parti, in ognuna delle quali poteva essere ospitata una carta, così da mostrarne due per volta.

La tiratura era limitata a 100 esemplari e pare che lo stesso Eno ne possedesse uno.

 

Curiosamente lo stesso Eno qualche anno più tardi, nel 1974, si trovò a lavorare ad un progetto simile, scrivendo a mano delle frasi di suo pugno su delle tavolette in bambù e nominandole “Oblique Strategies”.

Data la significativa sovrapposizione e somiglianza dei due progetti i due artisti decisero di riunirli in un unico lavoro comune, che si concretizzò nella realizzazione di un mazzo di carte destinato alla vendita.

Dopo le prime tre edizioni limitate e l’improvvisa morte di Schmidt nel 1980 i set di carte diventarono rari e costosi. 

 

Fu soltanto sedici anni dopo che Eno decise di riprendere in mano il progetto, sollecitato dal pioniere del software Peter Norton che gli chiese se poteva pubblicare una quarta edizione delle carte come regalo di Natale per alcuni amici e, ancora, nel 2001, quando lo stesso Eno decise – visto l’interesse del pubblico – di produrre una nuova serie.

Il numero di carte e il loro contenuto varia a seconda dell’edizione, l’ultima versione è del 2013 con tiratura di 500 scatole di colore bordeaux (le precedenti erano nere).

 

Dall'introduzione all'edizione 2001:

«Queste carte si sono evolute da osservazioni separate dei principi alla base di ciò che stavamo facendo. A volte sono stati riconosciuti a posteriori (l'intelletto al passo con l'intuizione), a volte sono stati identificati mentre stavano accadendo, a volte sono stati formulati.

Possono essere usati come un mazzo o pescando una singola carta dal mazzo mescolato quando si verifica un dilemma in una situazione lavorativa. In questo caso la carta è attendibile anche se la sua adeguatezza non è chiara ...»

 

Le carte sono entrate nella cultura popolare anche grazie al film “Slacker”, in cui ne venivano citati alcuni aforismi criptici come Onora il tuo errore come intenzione nascostaNon costruire un muro; fabbrica un mattone e La ripetizione è una forma di cambiamento.

Con il tempo le “Oblique Strategies” sono diventate un elemento ricorrente utilizzato da molti artisti appartenenti soprattutto al panorama musicale, dai R.E.M. ai Coldplay, ma soprattutto David Bowie, che ne fu grande estimatore ed ebbe l’occasione di lavorare a stretto contatto con Eno durante la registrazione a Berlino del trittico di album Low, “Heroes” e Lodger.

 

Si sa, il cervello è come un muscolo, va allenato, e quale migliore “palestra” che prendere in contropiede la nostra razionalità adottando delle “Strategie Oblique”?

Del resto - citando lo stesso David Bowie - "We’re absolute beginners / With nothing much at stake", non ci resta che provare anche questa!

Vi lascio quindi con alcuni aforismi obliqui che sono riuscita a trovare scandagliando il web:

 

Se hai da fare una scelta, fai entrambe le cose

Esamina attentamente i dettagli più imbarazzanti e amplificali.

Sottrai gli elementi in ordine di irrilevanza apparente.

Dichiara il problema a parole il più chiaramente possibile.

Compi un’azione  improvvisa, distruttiva e imprevedibile.

La cosa più importante è quella più facilmente dimenticata.

Scrivi una lista esaustiva di ogni cosa che devi fare e fai l’ultima

Chiedi al tuo corpo.

 

 

Ma, soprattutto, 

Onora il tuo errore come un'intenzione nascosta.

 

 

PS per i più tecnologici: Recentemente lo sviluppatore Tom Carlson ha ripubblicato in digitale alcuni aforismi tratti dalla prima versione originale del 1975 creando un'app, "Oblique", attualmente disponibile in download gratuito sull'App Store.

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CREDITS:

Articolo a cura di Vittoria Poletti.

 

Foto di copertina: il mazzo di carte di Oblique Strategies di proprietà di David Bowie via https://artistsbooksandmultiples.tumblr.com/

Foto di "The Thoughts Behind The Thoughts", il lavoro di Peter Schmidt, via www.madeonceonly.com/

Foto della prima versione delle "Oblique Strategies" di Brian Eno via http://www.openculture.com/

Foto "Disconnect from desire" e "Trust in the you of now" via https://www.improvisedlife.com

Foto "Oblique Strategies", carte sparpagliate via Flickr (David Seah)