
"Au fond de l'Inconnu pour trouver du nouveau" recitava Charles Baudelaire.
Ed è quello che accade visitando l’Albergo Diurno di Porta Venezia, già patrimonio del FAI, uno dei fiori all’occhiello della Milano nascosta.
Meraviglia e insieme inquietudine, l’eccezione alla regola di uno spazio, che quest’anno, in occasione di MIART 2017 e del Salone del Mobile sarà visitabile fino al 14 maggio, presentando l’installazione site specific dell’artista bolognese Flavio Favelli.
Un tributo al sentire e al vagabondare dei sensi, al culto del sé, nell’interpretazione di un tempo sospeso tra il primo ventennio del IXX secolo e l’edonismo degli anni ’80.
Recuperando il genius loci, l’anima originale del luogo, Favelli ricostruisce un universo plausibile e rappresentativo di arredi, insegne luminose e dettagli che si sovrappongono di volta in volta, rendendo una visione poetica e labirintica di uno spazio costantemente in bilico tra essenza e assenza, contraddittorio e dicotomico, ma assolutamente attuale.
COME ARRIVARE
Ingresso dalla scala di accesso alla stazione della metropolitana di piazza Oberdan, angolo corso Buenos Aires
In metro: M1 fermata Porta Venezia
In treno: Passante ferroviario S1, S2, S5, S6, S13, S14
In tram: 9
FAI - Albergo Diurno Venezia
Email: faidiurno@fondoambiente.it
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CREDITS:
Articolo a cura di Vittoria Poletti
Immagini: Vittoria Poletti per ©TheGoldfish. Riproduzione riservata.