ANDEMM AL DOMM ― Il Duomo di Milano tra paracetamolo, enigmi e curiosità

MILANO

Basilica Cattedrale Metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria ― 1386/1932

Piazza del Duomo

ZONA DUOMO

 

"Il Duomo di Milano è paracetamolo sempre pronto per le tue tonsille", canta Calcutta.

 

Non solo pillole: icona per eccellenza della città di Milano, il Duomo vanta una storia singolare e ricca di curiosità.

Con i piedi ben piantati a terra e la testa tra le nuvole per guardare lontano, el Domm de Milan ben incarna la tenacia e la lungimiranza dei suoi cittadini.

 

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• Il Duomo di Milano è la chiesa in stile gotico più grande al mondo (e scusate se è poco!). Per costruirla c'è voluto mezzo millennio e con i suoi 11.700 metri quadri di superficie interna si attesta anche nella top 3  delle cattedrali più grandi in assoluto: medaglia di bronzo dopo la Basilica Nostra Signora di Aparecida a San Paolo e San Pietro in Vaticano, che detiene il record.

 

• Tra sacro e profano: la cattedrale è consacrata a Santa Maria Nascente, ma sorge sulle ceneri di una costruzione precedente dedicata alla vergine nera Belisama, dea madre celtica della saggezza e della fertilità. A Belisama è legata la pianta del biancospino, lo stesso con cui avrebbe indicato a Belloveso il luogo di fondazione della città di Milano. Secondo un' altra leggenda nei profondissimi sotterranei del Duomo ci sarebbe un grande lago circondato da arcate sulle cui rive sarebbe presente un tempio dedicato alla dea.

 

• 3400 statue, 135 gargoyle e oltre 700 soggetti di altro genere per un peso totale di 325 mila tonnellate: il Duomo di Milano è l'edificio da guinnes con il maggior numero di statue al mondo.

Alcune davvero singolari come San Bartolomeo scorticato, la Madonna delle Rose senza una rosa e la statua dei pugili primo Carnera e Erminio Spalla, oltre a un ritratto di Mussolini, ritoccato e reso irriconoscibile dopo la seconda guerra mondiale... ma non solo! “La Legge Nuova” dello scultore Camillo Pacetti è la versione milanese in tutto e per tutto identica alla Statua della Libertà realizzata 70anni più tardi da un - a quanto pare - molto ispirato Frédéric Auguste Bartholdi e regalata dalla Francia agli Stati Uniti nel 1876.

• Oh mia bela Madunina! Alta 4 metri per quasi 400 kg di peso è lei la dominatrice indiscussa della città.

Dall'alto di una delle 145 guglie, a 108,5 metri da terra, la Signora di Milano regge in mano fieramente un'alabarda per proteggere la città da ogni male... e anche dai fulmini! L'asta in rame dorato è infatti un eccellente parafulmine, che permette di difendere la cattedrale in caso di avversità metereologiche.

 

• Non solo scaramanzia: secondo una legge varata negli anni '30 nessun edificio a Milano può essere più alto della Madonnina.

L'esigenza di imporre una regolazione più strutturata è nata negli anni '60 dove, con il boom dei grattacieli, un'ordinanza ad hoc ha messo un limite alla Torre Branca e alla Velasca, bloccandole rispettivamente a 108 e 106 metri di altezza.

E - direte voi - il Pirellone? Palazzo Lombardia?

E la recentissima Torre Isozaki?

Per ovviare al problema rispettando la tradizione si è chiesto agli edifici di ottemperare al vincolo ponendo sulla loro sommità una copia della Madonnina, così che possa vegliare sulla città da un'altezza privilegiata.

 

• Tra draghi e fantasmi: pare che all'interno del Duomo si nasconda il fantasma di Carlina, una giovane donna scomparsa tra le guglie dell'edificio il giorno del suo matrimonio. Niente paura però: se avvistata da novelli sposi è di buon auspicio!

Sul portone del duomo, in basso a destra, è raffigurato il drago Tarantasio, figura leggendaria pronta a emergere dalle acque melmose del Lago Gerundo per terrorizzare le popolazioni locali tra il 1100 e il 1300.

 

• Sempre vicino all'ingresso, sul pavimento,  è presente una meridiana. Costruita dagli astronomi dell'accademia di Brera nel XVIII secolo pare sia precisissima e proprio per questo in passato veniva utilizzata per regolare tutti gli orologi della città

 ― A proposito di Brera, lo sapevate che ha anche un bellissimo orto botanico? » spoiler!

 

• Il detto "mangiare a ufo" e l'espressione "Uffa!" vengono da qui: per evitare di pagare i dazi doganali, i blocchi di marmo rosa di Candoglia erano marchiati con la scritta “AUF“, ovvero Ad Usum Fabricae, e potevano quindi essere fatti transitare via fiume dal Lago Maggiore fino a Milano senza essere soggetti ad ulteriori tassazioni.

 

• All'interno del Duomo è custodita anche la reliquia di uno dei chiodi della croce di Cristo, illuminato da una luce rossa.

Secondo la leggenda meneghina fu Sant'Ambrogio in persona a trovarlo nella bottega di un fabbro che, nonostante le martellate, non riusciva a scalfirlo.


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CREDITS:

Articolo a cura di Vittoria Poletti

Immagini: Vittoria Poletti per ©TheGoldfish. Riproduzione riservata.

 

LINK:

Per saperne di più, tra una guglia e l'altra:

📎 https://www.duomomilano.it/it/