Autumn Monologue

«Alla fine ho accettato un’ortensia azzurra.

Ho sempre avuto un debole per le ortensie: sono uno dei pochi fiori che rimangono belli anche quando non sono più freschi. Anche quando perdono un po’ di colore, restano intatti.

Le ortensie sono fiori scompigliati, ma con una resistenza ammirevole.»

— Hilary Belle Walker, americana di San Francisco ma milanese d'adozione, è una scrittrice contemporanea.

 

Adoro le ortensie, con i loro fiori ampi e generosi, dal sapore d'altri tempi e dall'apparenza fané.

 

L' Hydrangea è una pianta estremamente forte, resiliente ed adattabile. Fiore d'ombra, nasconde dietro la sua esuberanza il segreto di un grande silenzio.

 

Un’antica leggenda narra che l’imperatore giapponese regalò delle ortensie alla famiglia della sua amata, come gesto di scuse per averla trascurata.

Forse è proprio per questo motivo che il fiore viene spesso associato a emozioni autentiche: riconoscenza, perdono o affetto.

 

A me ricordano le esplosioni fatue dei fuochi artificiali, con le loro sfumature cangianti e mai uguali.

Fanno parte dei miei ricordi di bambina da sempre, le lunghe sere d'estate, a giocare a nascondino nell'ora in cui il tramonto sfoca e scivola nel buio.

 

Anche oggi, non mancano mai sulla mia tavola: dalla primavera inoltrata a fine autunno ne colgo sempre un mazzetto da tenere sul tavolo della cucina.

E le conservo, d'inverno, finchè non scoloriscono completamente.

Fino ad aspettare la loro nuova e imponente fioritura.


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CREDITS:

Articolo a cura di Vittoria Poletti.

Copertina: Vittoria Poletti per ©TheGoldfish. Riproduzione riservata.