Primavere: la Primula, passepartout per il Paradiso

PIANTA

Primula (Primula officinalis)

Primulaceae

~ Primaverina, Occhio di civetta, Primevère (FR), Primrose (UK), Bunch of keys (UK)

 

FIORITURA: gennaio-aprile

PARTI UTILIZZATE: tutta la pianta

 

SIMBOLOGIA E SIGNIFICATO

Per il suo crescere spontaneamente, annunciando la rinascita della natura dopo un lungo inverno, e per via dell'antica leggenda, la primula è universalmente legata alla primavera, di cui ne simboleggia l'inizio.

 

La primula è infatti il fiore della rinascita e della speranza e consacra i nuovi inizi.

In senso lato, nel linguaggio dei fiori, rappresenta la bellezza e la giovinezza, la primavera della vita.

Portatrice di Sole e di abbondanza, è un fiore molto positivo, per augurare il meglio a chi viene regalata e festeggiare un'amicizia.

 

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• La Primula è una delle prime piante a fiorire verso la fine dell'inverno: il suo nome botanico deriva infatti dal latino primus, per la precocità della fioritura.

È una pianta perenne che cresce generalmente allo stato spontaneo, ne esistono più di 500 specie diverse, coltivate con ibridazioni soprattutto a scopo ornamentale.

 

 Secondo la leggenda San Pietro gettò dal cielo le chiavi del Paradiso appena saputo che il Signore ne voleva un altro paio. Laddove caddero le chiavi urtando il suolo nacque la prima Primula veris.

Nella regione del Somerset, infatti, questo fiore è ancora chiamato bunch of keys (letteralmente "mazzo di chiavi").

 

 La prima ad occuparsi della primula a scopo officinale fu Ildegarda di Bingen, che la consigliava contro i raffreddori e per calmare gli stati ansiosi.

 

 I montanari svizzeri sostengono che mangiata in grandi quantità abbia il potere di preservare e mantenere a lungo la gioventù: per una tisana ringiovanente mettere in infusione due cucchiaini di radice essiccata in acqua bollente per 10 minuti e filtrare. 

 

 I rizomi di primula hanno un odore vagamente anisato e vanno raccolti nel periodo che va da settembre a novembre. Prima di utilizzarli è necessario ripulirli dalle tracce di terra e farli essiccare al sole.

Ridotti in poltiglia possono essere usati per impacchi sedativi, mentre infusi, decotti e sciroppi che ne derivano hanno proprietà diuretiche ed espettoranti, ideali per tosse e raffreddori.

 

 Per curare gotta e artrite è possibile creare un decotto per uso esterno di foglie di primula, da raccogliersi nel periodo da aprile a giugno.

Nello stesso periodo, cogliendo i fiori appena sbocciati e lasciati seccare all'ombra, si può ottenere un infuso per impacchi antinevralgici o uno  sciroppo con proprietà

sudorifere, calmanti e anticonvulsive.

 

 Per tenere lontane le persone indesiderate va piantata davanti a casa o tenuta sul balcone.

Fatta seccare e riposta all'interno del cuscino, pare che protegga dagli incubi, regalando sonni sereni.

 

 

 



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CREDITS:

Articolo a cura di Vittoria Poletti

Immagini: Vittoria Poletti per ©TheGoldfish. Riproduzione riservata.